mercoledì 28 ottobre 2009

Gli eletti a Lodi e in Lombardia

NAZIONALE

Collegio 11 Lodi

Lista Bersani: Mariangela Raffaglio, Mauro Soldati
Lista Franceschini: Lorenzo Guerini
Lista Marino: Roberta Vallacchi

Tutti gli eletti in Regione Lombardia


REGIONALE

Collegio 11 Lodi

Bersani/Martina: Simone Uggetti, Katia Ciapponi, Roberto Ferrari, Claudia Caserini, Dario Leone, Renata Cabrini
Franceschini/Fiano: Federico Moro, Elena Rancati, Marco Zaninelli
Marino/Angiolini: Davide Fenini, Veruscha Glenda Polara

Tutti gli eletti in Regione Lombardia

Risultati definitivi a Lodi



martedì 27 ottobre 2009

Risultati dei voti in Provincia, analisi e commenti anche discutibili


Da Il Cittadino del 27/10/09
In tutta la provincia, l’ex ministro ha ottenuto il 56,66 per cento dei voti, mentre Franceschini si è fermato a quota 30,65. Marino ha invece collezionato il 12,68 per cento delle preferenze. Nella giornata di domenica, il popolo del Partito democratico è stato chiamato alle urne per eleggere il suo segretario nazionale, un appuntamento che ha decretato la vittoria dell’ex ministro piacentino, già incoronato dagli iscritti durante la fase congressuale. Le file fuori dai seggi, su tutto il territorio nazionale, hanno dimostrato il successo dell’iniziativa. Nel Lodigiano hanno votato 9.093 persone, per un totale di 8.997 schede valide, 42 bianche e 54 nulle.Bersani ha spopolato nella maggior parte dei comuni, con percentuali che raggiungono quota 70-80 per cento. Turano e Guardamiglio emergono come i centri più “bersaniani” della provincia. Dal canto suo Franceschini ha strappato più consensi a Merlino, Graffignana, Cavenago, Montanaso, Ossago, Salerano e San Fiorano, ma difficilmente è riuscito a superare la soglia del 50 per cento. I seguaci di Marino si concentrano soprattutto a Caselle Landi, Terranova, Borgo San Giovanni e San Colombano, dove le percentuali riescono a valicare il 20 per cento.A Lodi città, invece, si sono presentate ai seggi 2.239 persone. L’ex ministro Bersani ha collezionato il 49,3 delle preferenze, Franceschini il 35,5 per cento e Marino il 15,2.Per quanto riguarda l’elezione del segretario regionale, in Lombardia gli elettori hanno scelto Maurizio Martina. Il giovane politico ha ottenuto nel Lodigiano il 56,80 per cento dei voti, a cui si aggiunge il 28,75 per cento di Fiano e il 14,45 di Angiolini.«C’è stata una partecipazione straordinaria - commenta Simone Uggetti, referente della mozione vincente -, le primarie si sono rivelate uno strumento efficace, da usare con intelligenza. Questo è un partito che vuole ripartire e che ha elaborato la sconfitta in modo chiaro. Dobbiamo essere all’altezza di coloro che sono andati a votare». Idee condivise anche dagli altri compagni di partito. «Il dato sull’affluenza è estremamente positivo - sottolinea Enrico Brunetti, responsabile insieme a Federico Moro della mozione Franceschini -, un dato che ci rafforza in vista delle prossime amministrative nel comune di Lodi. Abbiamo piena fiducia nel partito e si inizia subito a lavorare. Il sindaco Guerini, punta di diamante della nostra mozione, è entrato a far parte dell’assemblea nazionale». Davide Fenini del Comitato lodigiano per Marino ha espresso soddisfazione per la partecipazione alle primarie e per il fatto che la mozione sia riuscita a raddoppiare i consensi rispetto all’ultima consultazione, a cui avevano partecipato solo gli iscritti.A Lodi c’è chi prende spunto dalle cifre per fare previsioni sulle prossime elezioni. Paolo Colizzi, presidente del consiglio comunale, è rimasto sorpreso dall’affluenza: «Credo che questo coacervo di voti possa far raccogliere attorno al Pd e alla Lista Guerini-Alleanza per Lodi il 38-40 per cento dell’elettorato attivo, poi c’è il resto della coalizione. Ai seggi c’è stato un dialogo diretto con i cittadini, i quali hanno dato anche i loro suggerimenti, spunti che sono stati consegnati al sindaco e che potranno confluire nel programma». I numeri delle primarie suggeriscono dubbi e domande, soprattutto in vista della tornata amministrativa che a marzo coinvolgerà palazzo Broletto. È lecito chiedersi quale peso avrà l’agguerrita squadra di “bersaniani” all’interno del Pd, sicuramente farà pesare le sue scelte sul programma e sui posti nelle liste.A questo punto, però, è spontaneo anche domandarsi che fine farà la componente cattolica del Pd. Vista la presenza massiccia di “bersaniani”, resterà nella squadra o inizierà a prendere le distanze?

lunedì 26 ottobre 2009

Affluenza record, segreteria a Bersani e buon risultato della Mozione Marino

Il popolo del Pd corre in massa alle urne. Superando persino le aspettative dei più ottimisti. Nella città del Barbarossa hanno votato 2.239 persone, per un totale di 2.214 schede valide. Nella giornata di ieri, infatti, il Pd ha celebrato le sue primarie, organizzate per eleggere il segretario nazionale e il segretario regionale.

Secondo le prime informazioni ricevute dagli addetti ai lavori, nel capoluogo ha avuto la meglio Bersani, l’ex ministro ha collezionato 1.089 preferenze, ovvero il 49,3 per cento. Franceschini si è aggiudicato il secondo posto, con 787 consensi, pari al 35,5 per cento, mentre Marino è arrivato terzo in classifica, con 338 voti e una percentuale pari al 15,2.

Una “scaletta” che tutto sommato non riserva grosse sorprese.Le primarie non sono state travolte dall’“effetto Marrazzo”, il presidente della Regione Lazio finito in questi giorni in uno scandalo a luci rosse. In tutta Italia, infatti, iscritti e simpatizzanti del Pd hanno partecipato con successo al voto. In Lombardia, nei 1404 seggi allestiti per l’occasione, alle 17 avevano votato 198mila persone, questi i dati registrati dalla Commissione regionale per le primarie. Soprattutto nelle grandi città, alle 20 - orario di chiusura dei seggi - si poteva vedere ancora una lunga fila di persone in attesa di votare, per questo motivo l’orario è stato prolungato.Nel Lodigiano sono stati dislocati sul territorio 56 seggi, 5 di questi si trovavano nel capoluogo. Una macchina organizzativa che ha impegnato numerosi volontari. Alle urne si potevano presentare tutti gli interessati, anche sedicenni e immigrati con permesso di soggiorno, l’importante era versare un contributo di 2 euro.

A Lodi l’affluenza ha superato quella delle ultime primarie, quando Walter Veltroni fu proclamato leader nazionale del Pd alle urne si erano recati circa 2.100 lodigiani. Lo conferma il portavoce del Pd nel capoluogo Domenico Visigalli: «Soddisfacenti i risultati delle primarie, specialmente a livello organizzativo: lo sforzo paga». I responsabili delle diverse mozioni (Simone Uggetti per la Bersani, Enrico Brunetti e Federico Moro per la Franceschini, Michele Merola del Comitato lodigiano per Marino) ieri hanno tenuto sotto controllo la situazione. Solo nella giornata di oggi, però, sarà possibile avere la “mappa” completa del voto del Pd lodigiano, comune per comune. Da il Cittadino del 26/10/09


Alla vigilia del voto


Urne aperte per scegliere il nuovo leader del Partito democratico. Domani, 25 ottobre, verranno allestiti i seggi per le primarie del Pd. Nel territorio si potranno trovare quasi in ogni località, in tutto saranno oltre 60. Le varie sezioni saranno attive dalle ore 7 del mattino fino alle 20. Basterà recarsi a quella della propria località di residenza (l’elenco dettagliato si trova sul sito http://www.pdlodigiano.it/), portare con sé un documento d’identità o tessera elettorale e si potrà esprimere un voto. Prima della preferenza, si verrà anche registrati ed inseriti nell’elenco dei sostenitori della formazione di centrosinistra. Ogni elettore si troverà poi davanti due schede. La prima, di colore azzurro, è per la selezione della classe dirigente nazionale del partito. In campo ci sono tre liste, che sostengono i rispettivi candidati alla guida della segreteria. Sono Pierluigi Bersani, Dario Franceschini, Ignazio Marino. Collegati ci saranno i quattro nominativi del territorio, che si presentano per entrare a far parte dell’assemblea nazionale. La seconda scheda invece, di colore rosa, è per la scelta dei dirigenti regionali Pd. Anche qui tre liste in corsa, che propongono tre diverse figure per la segreteria lombarda del partito, in riferimento alle mozioni in campo. Sono Maurizio Martina, Vittorio Angiolini ed Emanuele Fiano. Ognuna è poi collegata ad una serie di altri 11 candidati, che corrono per l’assemblea regionale. Per il voto gli elettori potranno apporre una croce o sul nome del candidato a segretario o sul nome di uno degli esponenti in lizza per un posto in assemblea. Si tratta di liste bloccate, quindi la preferenza alla fine andrà a tutta la lista. Il voto rappresenta poi un passaggio decisivo, all’interno del congresso del partito democratico. Le mozioni che si sono presentate sono in tutto tre, che hanno dato luogo a diversi indirizzi di fondo. «Bersani è una figura solida e autorevole, che ha anche dimostrato nel tempo grande capacità di governo - dichiara il coordinatore della mozione Bersani, Simone Uggetti - in più è sempre stato un grande innovatore. E non ha rinnegato la sua storia di provenienza, aperto alle contaminazioni di altre culture. Per questo il progetto è quello di un partito riformista, civico e popolare». Poi per l’opzione Franceschini è intervenuto il coordinatore di mozione, Enrico Brunetti, che ha ricordato le origini del Pd: «Sin dall’inizio il partito democratico è stato sostenitore di un messaggio nuovo, un messaggio riformista nel Paese - ha detto -. È questa la sfida che Franceschini vuole portare avanti, per raccogliere lo spirito originario del Pd. Una posizione che non poteva essere espressa dalla semplice somma di due partiti, ma dalla necessità di fare sintesi tra le culture». E Davide Fenini, coordinatore della mozione Marino: «Serve un rinnovamento all’interno del Pd, per un partito che sia aperto alla cittadinanza e alla società civile. Questo significa stare dalla parte di Marino, per una visione laica dello stato e una formazione che abbia il coraggio di assumere le proprie posizioni con chiarezza, dicendo anche dei «no» fermi».

giovedì 22 ottobre 2009

Votare alle Primarie: Istruzioni per l'uso

IL 25 ottobre ricorda che:

Si vota dalle 7 alle 20 in oltre diecimila seggi (attenzione! torna l’ora solare).

Si vota una sola lista.

Puoi votare se hai almeno 16 anni e sei: cittadino italiano, cittadino europeo con residenza in Italia, o cittadino di un altro paese con permesso di soggiorno in Italia.
Per votare basta un documento d’identità e la tessera elettorale. Per i minorenni e i cittadini stranieri serve solo il documento.

Gli studenti universitari e i lavoratori fuori sede, anche extracomunitari con permesso di soggiorno, possono votare nella città dove studiano o dove lavorano. Tale decisione deve essere comunicata alla sede provinciale del Partito Democratico del luogo in cui si studia o si lavora entro le 19 del 23 ottobre. Puoi trovare l’indirizzo su www.partitodemocratico.it

Le schede sono due: una di colore azzurro per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale, un’altra di colore rosa per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Regionale. Sceglierai il tuo Segretario tracciando un unico segno su una delle liste dei candidati ad esso collegati, NON SI ESPRIMONO PREFERENZE!



E non dimenticare di versare un contributo minimo di 2 euro per aiutarci a sostenere l’iniziativa. Al momento del voto riceverai la molletta “Ci tengo”, simbolo di queste primarie.

I seggi dove votare nel Lodigiano sono
(clicca sull'immagine per ingrandirla):




I seggi nella città di Lodi:






Se non trovi il tuo seggio...

CERCA IL TUO SEGGIO SU www.partitodemocratico.it O TELEFONANDO AL NUMERO 848.88.88.00

Appello al voto per la candidatura di Ignazio Marino dalla Società Civile

Noi sottoscritte e sottoscritti, non appartenenti al Partito Democratico, nei confronti del quale abbiamo talvolta manifestato posizioni critiche, sosteniamo Ignazio Marino e Vittorio Angiolini nelle elezioni primarie del prossimo 25 ottobre per le cariche di segretario nazionale e regionale del PD. Siamo infatti convinti che l'affermazione della mozione Marino potrà garantire un effettivo ricambio e rinnovamento della classe politica e potrà spingere in maniera determinante l'evoluzione del PD verso un partito aperto in modo disinteressato alla società civile, al servizio dei cittadini, trasparente ed inclusivo in ogni decisione politica, che utilizzi le primarie per la selezione dei candidati a tutte le cariche elettive pubbliche. Un partito guidato dai criteri di capacità e merito nella scelta del personale politico e istituzionale, difensore intransigente dei valori e dei principi contenuti nella Costituzione italiana.

Condividiamo i contenuti e l'impostazione della mozione Marino, in particolare:

  • le politiche del lavoro, di contrasto alla precarietà e aiuto al reddito dei lavoratori flessibili, con un welfare rinnovato ed efficiente;
  • il sostegno alla green economy, alle fonti rinnovabili e la ferma opposizione all'energia nucleare;
  • il raggiungimento di standard europei per la laicità e i diritti: l’effettiva parità uomo-donna e il riconoscimento dei diritti civili;
  • l’approvazione di leggi sulle unioni civili, sul testamento biologico e sull’omofobia;
  • l’innalzamento della qualità dei servizi di accoglienza e integrazione degli immigrati;
  • regole e solidarietà per gestire, con sicurezza e serenità, i grandi flussi migratori;
  • la riforma della giustizia, per un sistema efficiente a misura di cittadino, nel quale tutti siano effettivamente uguali davanti alla legge, sia garantita la certezza della pena e l’indipendenza della magistratura;
  • la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata;
  • l’aumento degli investimenti, e il taglio agli sprechi, nella ricerca e nella pubblica istruzione;
  • la riforma della Pubblica Amministrazione, con cultura dei risultati e della valutazione;
  • la riforma del sistema politico e della legge elettorale, con collegi uninominali e preferenze, taglio degli sprechi e dei costi eccessivi della politica, eliminazione dei privilegi di casta;
  • la lotta all'evasione fiscale e l'opposizione ad ogni forma di condono fiscale o edilizio;
  • la difesa della libertà di informazione e l’approvazione di una legge sul conflitto d’interesse;
  • un’opposizione ferma e determinata alle politiche del Governo Berlusconi.
Per questi motivi voteremo e invitiamo a votare Ignazio Marino e Vittorio Angiolini alle elezioni primarie del Partito Democratico del 25 ottobre.
In caso di successo della mozione e delle liste Marino ci impegniamo fin da subito a vigilare affinché le nostre aspettative non vengano tradite e a denunciare ogni incoerenza tra quanto annunciato e quanto realizzato da Marino e Angiolini.

Sottoscrivono:

  • Antonio Aceti
  • Stella Boni
  • Sergio Cannavò
  • Stefano Caserini
  • Giuseppe Castelvecchio
  • Maria Rosa De Vecchi
  • Margherita De Vizzi
  • Mariangelo Fontanella
  • Luca Forlani
  • Roberta Frati
  • Stefano Joli
  • Elena Magrini
  • Assunta Mecca
  • Ghigni Minojetti
  • Lorenza Pozzi
  • Marina Rossi
  • Egisto Taino
  • Antonio Tealdi

L'appello è stato anche pubblicato tra le lettere al Cittadino del 22 ottobre 2009

I Candidati lodigiani delle liste Nazionale e Regionale per la Mozione Marino

LISTA NAZIONALE

Roberta Vallacchi, Circolo di Lodi, anni 44, Impiegata nel settore privato
Giorgio Daccò, Circolo di Lodi, anni 36, Insegnante
Alessandra Gobbi, Circolo di Tavazzano, anni 39, Impiegata nel settore privato
Davide Stroppa, Circolo di Casalpusterlengo, anni 35, Economista/funzionario bancario

LISTA REGIONALE

Davide Fenini, Circolo di Lodi, anni 39, Psicologo
Veruscha Polara, Circolo di Mulazzano, anni 33, Avvocato civilista
Stefano De Vecchi, Circolo di Tavazzano, anni 39, Impiegato nel settore privato
Bibiana Meyer, Circolo di Sant'Angelo, anni 61, Psicologa, Insegnate superiori
Francesco Ditta, Circolo di Lodi vecchio, anni 42, Analista programmatore informatico
Patrizia Legnani, Circolo di Graffignana, anni 51, Architetto
Fabio Pozzoli, Circolo di Zorlesco, anni 35, Operaio chimico
Barbara Onofri, Circolo di Lodi, anni 42, Impiegata
Edoardo Galatola, Circolo di Lodi, anni 51, Imprenditore
Maria Grazia De Carolis, Circolo di Casaletto, anni 52, Dirigente scolastica
Michele Merola, Circolo di Lodi, anni 32, Ricercatore e consulente ambientale

Partito democratico, i 40enni per Marino

Da "Il Cittadino" del 22 ottobre 2009

Per un rinnovamento della classe dirigente e dare un’identità forte al Partito democratico. Così si presenta la mozione Marino nel territorio, che vanta «una media d’età dei candidati circa sui 40 anni». «Le nostre liste sono poi composte per quasi la totalità da persone che non hanno un’identità di ex - spiega uno dei rappresentanti della mozione, Davide Fenini - per molti di noi la tessera del Pd è stata la prima tessera. Per questo riteniamo che le primarie di domenica sono un’occasione per un rinnovamento del partito».

L’appuntamento è previsto per il 25 ottobre e anche nel Lodigiano il popolo che sostiene il Pd sarà chiamato alle urne, per la scelta del candidato nazionale e regionale. A favore del documento Marino è stato anche sottoscritto un appello da diversi cittadini, «per un partito trasparente e inclusivo in ogni decisione politica». Ampio l’elenco delle firme, che hanno auspicato un «partito guidato dai criteri di capacità e di merito nella scelta del personale politico e istituzionale» «Non veniamo dai partiti, ma questo non vuole dire che non possediamo un’esperienza maturata sul campo - dice Roberta Vallacchi - tra i nostri candidati e sostenitori ci sono persone impegnate in associazioni e nel volontariato».

E un altro degli esponenti inserito nella lista Marino, Michele Merola sostiene: «Nelle nostre liste sono state candidate tutte persone che credono nel progetto innovativo del Pd, per questo noi lavoriamo per una forza aperta al confronto con i cittadini». Ecco i candidati per le primarie del Pd, mozione Marino. Corrono nel territorio per l’elezione all’assemblea nazionale, a sostegno di Ignazio Marino: Roberta Vallacchi di Lodi, poi Giorgio Daccò di Lodi, Alessandra Gobbi di Tavazzano e Davide Stroppa di Casale.

Per l’assemblea regionale, a supporto invece del candidato segretario lombardo Marino Angiolini, si sono proposti Davide Fenini di Lodi, Varusha Polara di Mulazzano, Stefano De Vecchi di Tavazzano, Bibiana Meyer di Sant’Angelo, Francesco Ditta di Lodi vecchio, Patrizia Legnani di Graffignana, Fabio Pozzoli di Zorlesco, Barbara Onofri di Lodi, Edoardo Galatola di Lodi, Maria Grazia De Carolis di Casaletto e Michele Merola di Lodi.

Da "Il Giorno" del 22 ottobre 2009

Mozione Marino, ecco i nomi delle liste

I SOSTENITORI di Ignazio Marino nella corsa alla segreteria del Pd hanno presentato ieri mattina i nomi delle liste regionale e nazionale collegate al candidato leader nazionale che i lodigiani potranno votare domenica sulle schede delle primarie. Nella sede Pd di via Incoronata, ieri c’erano Davide Fenini, capolista regionale, e Roberta Vallacchi, capolista nazionale. «Le caratteristiche principali dei nomi, oltre all’età media di 40 anni, è che nessuno di loro è un “ex”. Sono persone, che pur nell’esperienza politica ottenuta nell’impegno nel volontariato e nell’associazionismo, sono nate politicamente nel Pd. Noi crediamo in un partito che sappia riempire di contenuti la sua agenda politica. Senza dividersi nello sterile dibattito sul concetto di centro e di sinistra», hanno detto gli organizzatori, che hanno presentato anche un appello sottoscritto da diversi nomi dell’associazionismo. Nella lista nazionale, oltre a Roberta Vallacchi, anche Giorgio Daccò di Lodi, Alessandra Gobbi di Tavazzano e Davide Stroppa di Casale. Nel Regionale, oltre a Fenini, Veruscha Polara, Stefano De Vecchi, Bibiana Meyer, Francesco Ditta, Patrizia Legnani, Fabio Pozzoli, Barbara Onofri, Edoardo Galatola, Maria Grazia De Carolis e Michele Merola.

mercoledì 21 ottobre 2009

Ancora sulla stampa: gli articoli sulla convenzione provinciale (3 ottobre)

Continuo con la rassegna stampa...questi articoli non li avevamo pubblicati. Sono sulla convenzione provinciale del 3 ottobre. Il ritratto che fa il Giorno mi piace molto e penso ci si addica o almeno mi piace immaginarci così.

I sostenitori di Ignazio Marino unica voce critica
2009-10-04
— LODI —
SONO L’ANIMA movimentista del Pd. Quella meno amata dalla struttura tradizionale di origine Ds-Margherita. Ieri, i sostenitori di Ignazio Marino, 11 delegati al congresso, si aggiravano con un vistoso fiocco rosso al braccio, distintivo della campagna congressuale. I contenuti della loro mozione, sul territorio, sono chiari: niente nucleare, sostegno alle associazioni dei movimenti vicini alla sinistra, favorevoli alla laicità e al ricambio generazionale.

SICURAMENTE, il richiamo al limite dei due mandati non sarà piaciuto a chi politica la fa da qualche tempo. E non è solo forma. Alla fine dell’assemblea, quando si trattava di ratificare per alzata di mano l’invio di tre delegati, due bersaniani e un franceschiniano, all’assemblea nazionale hanno abbozzato una protesta: «Un candidato ce l’avremmo, possiamo votarlo», hanno detto. Aggiungendo che non gli sembrava bello puntare su persone assenti. Alla fine, unici, si sono astenuti da soli durante il voto «bulgaro» che ha sancito la scelta dei delegati.
Gui.Ba.

Il Pd alla svolta del congresso

di GUIDO BANDERA
— LODI —
NESSUNA sorpresa al congresso provinciale del Pd. La riunione di ieri mattina al Capanno, negli stessi spazi della festa del partito, ha confermato gli equilibri usciti dai congressi celebrati nei paesi, inviando a Roma tre delegati, due pro Bersani, uno pro Franceschini. Si tratta di David Bosoni e Monica Moretti da una parte e di Andrea Ferrari dall’altra. Sotto lo stand, dalle 9.30 del mattino, sfilavano i nomi di rilievo. Non tutti, però. Il sindaco, Lorenzo Guerini, trattenuto altrove per «impegni improvvisi» ha mandato un messaggio. Sul palco, il segretario Giuseppe Russo, Isa Veluti, presidente dell’assemblea, Osvaldo Felissari. In sala, delegati, sindaci, giovani e politici di lungo corso. Russo ha aperto le danze ricordando l’importanza di questo «congresso vero, decisivo per il futuro».

A PARLARE per la mozione Bersani, Simone Uggetti. Che ha frenato sulle affermazioni di «impazienza» per la vittoria di Filippo Penati (bersaniano), ma ha anche bacchettato chi aveva definito Bersani «passatista» (Fabrizio Santantonio, ndr). Poi, un intervento su primarie e congressi. «Qualcuno si è sentito poco rappresentato nei congressi — ha detto —. Penso sarebbe giusto usare le primarie per le scelte dei candidati nazionali alla segreteria e per i ruoli istituzionali, ma i dirigenti locali dovrebbero essere scelti dagli iscritti». E il congresso ha anche mandato un ordine del giorno di protesta contro le assenze in Parlamento che hanno consentito il via libera allo «scudo fiscale». Per i franceschiniani ha parlato invece Federico Moro, che ha sottolineato tre punti chiave: «Coesione, per il partito e sui bisogni della società; ruolo del territorio, come rapporto fra amministratori e realtà locali, autonomia del partito, salvaguardando l’unità». Per la mozione Marino è intervenuto per dire come «il congresso è una prova di forza del Pd». Ma anche per ricordare che «esiste un limite di due mandati nelle istituzioni, nel codice etico, finora non osservato», per sottolineare il «no al nucleare, l’appoggio alla lotta alla mafia, la solidarietà a Giulio Cavalli, che vive sotto scorta, e il sostegno allo spettacolo su Fiorani, che rappresenta una prova di libertà di espressione». Alla fine, un intervento di Gianpaolo Colizzi, presidente del Consiglio comunale, ricorda l’importanza della «battaglia per la conferma di Lorenzo Guerini, sfida chiave per il futuro del partito», dopo aver attaccato la Provincia di centrodestra «che non ha ancora presentato neppure le linee programmatiche di mandato».

Questo invece Il Cittadino (cliccare sull'immagine per ingrandire)

Anche su Il Cittadino


Il Cittadino di oggi racconta la “Singolar tenzone” tra auto, bici e autobus, di cui si è davamo conto in un precedente post, organizzata dal Comitato lodigiano per Marino.



In bici si arriva prima che in auto o con il bus

A Lodi si viaggia meglio su due ruote che su quattro. A dimostrarlo un’iniziativa promossa domenica mattina dal Comitato lodigiano per Ignazio Marino alle primarie del Pd, che ha avviato una competizione tra i diversi mezzi di trasporto per raggiungere il centro di Lodi. Chiara in bicicletta, Enrico in automobile ed Edoardo si sono dati appuntamento alla fermata dell’autobus, linea 2, in Via Cavallotti, subito dopo Campo di Marte alle 10.27. Contrariamente alle previsioni la fermata era affollata (sette persone) e per tutto il tragitto il mezzo è sempre stato pieno. All’arrivo del 2 Chiara è scattata lungo la ciclabile ed Enrico è partito nel rispetto del limite di 30 km/h, sapendo che era del tutto inutile fare 70 all’ora in città per arrivare prima, dato che il tempo dipende essenzialdal parcheggio. All’arrivo si è classificata al primo posto Chiara in bicicletta con un tempo di tutto relax di 6 minuti; secondo a sorpresa Enrico in auto in 12 minuti, grazie ad un colpo di fortuna di un parcheggio trovato in Via Lodino, mentre terzo giungeva Edoardo in autobus in 14 minuti. L’atmosfera sull’autobus era molto rilassata, l’autista si muoveva senza fretta e, visto che il tragitto man mano cambiava, Edoardo ha preferito scendere prima e farsi Corso Umberto a piedi. «La città si percorre benissimo a piedi e in bicicletta - commentano quelli della mozione Marino - , qualche mezzo pubblico in più non guasterebbe magari negli orari più critici. Anche arrivare in macchina è agevole, se la si parcheggia all’esterno e poi si prosegue a piedi».

Ancora su Il Giorno

In vista delle primarie Oggi scatta il confronto con elettori e militanti

2009-10-21
— LODI —
L’APPUNTAMENTO è al liceo Verri, nell’aula magna, teatro di tanti incontri politici cittadini. Lo scopo, confrontare le tre mozioni che i candidati alla segreteria nazionale del Pd hanno presentato, con un dibattito aperto ai militanti e alle loro domande. Anche perché il giorno della svolta, sia essa la conferma di Franceschini, la scelta di Bersani o un suffragio a sorpresa per Ignazio Marino, è alle porte. Domenica si vota in tutta Italia, e anche nel Lodigiano, in sezioni, circoli e gazebo, gli elettori sono invitati a concludere, anzi a decidere, sui suffragi già espressi dagli iscritti nei circoli. Intanto, questa sera alle 21, in via San Francesco 11, si terrà il «confronto fra le mozioni».

A DISCUTERE con elettori e militanti, in un dibattito condotto da un cronista del «Giorno», ci saranno l’assessore Simone Uggetti, coordinatore della mozione Bersani per il Lodigiano, Enrico Brunetti, capogruppo Pd in Comune ed esponente della mozione Franceschini, con Davide Fenini, coordinatore del comitato «Lodi con Marino». E proprio la mozione Marino, stamattina, presenta ufficialmente alla città le liste collegate alla mozione che potranno essere votate per la scelta dell’assemblea regionale che dovrà poi scegliere il segretario lombardo del partito.
Gui.Ba.

lunedì 19 ottobre 2009

Domenica 18 Ottobre "Singolar Tenzone" tra mezzi di trasporto a Lodi

Domenica mattina si è svolta la competizione tra i diversi mezzi di trasporto per raggiungere il centro di Lodi, organizzata dal Comitato lodigiano per Ignazio Marino.

Chiara in bicicletta, Enrico in automobile ed Edoardo si sono dati appuntamento alla fermata dell'autobus, linea n. 2, in Via Cavallotti, subito dopo Campo di Marte alle 10.27.
Importantissima la puntualità perché la Domenica ci sono solo sei autobus in tutta la giornata ed il successivo darebbe partito dopo un'ora e mezza.

Contrariamente alle previsioni la fermata era affollata (sette persone) e per tutto il tragitto il mezzo è sempre stato pieno.

All'arrivo del 2 Chiara è scattata lungo la ciclabile (dal percorso un po' discontinuo, ma comunque protetto) ed Enrico è partito nel rispetto del limite di 30 km/h, sapendo che era del tutto inutile fare 70 km/h in città per arrivare prima, dato che il tempo dipende essenzialmente dal parcheggio.

All'arrivo si è classificata al primo posto Chiara in bicicletta con un tempo di tutto relax di 6 minuti; secondo a sorpresa Enrico in auto in 12 minuti, grazie ad un colpo di fortuna di un parcheggio trovato in Via Lodino, mentre terzo giungeva Edoardo in autobus in 14 minuti, un po' sorpreso, dato che sull'orario era indicata una fermata in Piazza Vittoria alle 10:33. L'atmosfera sull'autobus era molto rilassata, l'autista si muoveva senza fretta e, visto che il tragitto man mano cambiava, Edoardo ha preferito scendere prima e farsi Corso Umberto a piedi.

Tutto bene quindi, la nostra città si percorre benissimo a piedi e in bicicletta, qualche mezzo pubblico in più non guasterebbe (i cittadini che ne usufruiscono ci sono), magari negli orari più critici come Domenica mattina e nei giorni feriali prima delle 8 per poter andare a scuola o in stazione. Anche arrivare in macchina è agevole, se la si parcheggia all'esterno e poi si prosegue a piedi.

Una bella giornata e un'iniziativa che ripeteremo.

sabato 17 ottobre 2009

Mozione Marino, due appuntamenti contro lo smog

Da "Il Cittadino " del 17 ottobre 2009

Il Comitato lodigiano per Marino, il gruppo che sostiene il senatore del Pd in vista delle primarie, presenta due iniziative a sfondo ambientale. A Lodi, nella mattinata di domani, si svolgerà una sfida fra tre “cavalieri” a bordo di diversi “destrieri”: un mezzo pubblico, l’auto e la bici. L’evento è stato organizzato per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della mobilità in città.

E persino per sfatare qualche falso mito. La partenza è prevista per le 10,30 in via Cavallotti, la meta da raggiungere è il banchetto Pd di piazza Vittoria, dove i rappresentanti delle tre mozioni inviteranno a partecipare al congresso per votare il segretario nazionale. «Moltissimi a Lodi fanno questo percorso la domenica mattina per andare a Messa o al mercato. Se è facile rispondere alla domanda “quali sono i mezzi più ecologici, economici e salutari”, è interessante rispondere anche alla domanda “quali sono i mezzi più veloci”».

Lunedì, invece, è prevista una serata tutta dedicata all’ambiente. Alle 21, presso la sede del Pd in via Gandini, interverranno Stefano Pareglio, docente di economia e politica ambientale presso l’Università Cattolica, Sergio Cannavò, vice presidente di Legambiente Lombardia, Edoardo Galatola, ingegnere nucleare e imprenditore; Michele Merola, componente del comitato, modererà la tavola rotonda.

mercoledì 14 ottobre 2009

Serata Ambiente: 19 ottobre

L’AMBIENTE,
PRIMA DI TUTTO!

Le priorità ambientali della mozione di Ignazio Marino:
  • L’ambiente per il rilancio economico (green economy)
  • Le energie rinnovabili e il risparmio energetico per contrastare l’energia nucleare e i cambiamenti climatici
  • La difesa del nostro territorio e il contrasto al consumo di suolo
  • Il trasporto pubblico, la mobilità sostenibile e la difesa dei pendolari
  • La promozione dei prodotti locali

ne discutono:

  • Stefano Pareglio, docente di Economia e politica ambientale presso l’Università Cattolica
  • Sergio Cannavò, vice presidente di Legambiente Lombardia
  • Edoardo Galatola, ingegnere nucleare e imprenditore

modera:


Come si vota alle primarie

QUANDO SI VOTA

Domenica 25 ottobre dalle ore 7.00 alle ore 20.00 (attenzione! torna l'ora
solare).


CHI VOTA

Possono votare tutti i cittadini in possesso dei diritti di voto (tessera
elettorale). E' meglio portare le tessera elettorale, ma non è obbligatorio,
basta un documento di identità o essere conosciuti da un componente del
seggio.
Meglio, comunque controllare il numero della sezione elettorale riportato
sulla tessera per identificare il seggio delle primarie senza errori. I
cittadini italiani possono votare solo presso il seggio corrispondente alla
loro sezione elettorale. Vota anche chi ha compiuto i 16 anni (documento di
identità). Inoltre possono votare anche gli studenti fuori sede e gli
extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno. Ogni votante è
soggetto a contribuire alle spese con almeno due euro.

ELETTORI EXTRACOMUNITARI
I cittadini immigrati ed extracomunitari in possesso di permesso di
soggiorno possono esercitare il diritto di voto presso il luogo di
domicilio/residenza come essa è comprovata o dalla carta di identità o dal
permesso di soggiorno o dalla
ricevuta di richiesta del rinnovo di permesso di soggiorno.

STUDENTI E LAVORATORI FUORI SEDE
Presso tutte le Commissioni provinciali viene istituito un seggio per
garantire l’esercizio del diritto di voto a cittadini italiani e stranieri
che studiano e lavorano in una provincia diversa da quella di residenza.
Gli studenti e lavoratori, muniti di documento di riconoscimento, debbono
presentarsi entro le ore 19 del 23 ottobre 2009 presso la sede provinciale
del Partito Democratico, dove studiano o lavorano, e comunicare la loro
decisione di votare in quella sede provinciale anziché nel seggio del luogo
di residenza

NOTA BENE: Chiunque non sia già registrato nell'anagrafe degli iscritti al
PD o a quella degli elettori del PD dovrà sottoscrivere una dichiarazione di
riconoscimento nella proposta politica del partito, impegno a sostenerla
alle elezioni e accettazione di essere registrati nell’Albo pubblico delle
elettrici ed elettori.



COME SI VOTA
Il voto si esprime tramite e soltanto attraverso un unico segno tracciato su
una delle liste dei candidati. Non è previsto voto di preferenza. La scheda
per l'elezione del segretario nazionale del PD è celeste; quella per il
regionale è rosa.

-------------

E naturalmente, la nostra raccomandazione è VOTA IGNAZIO MARINO!

lunedì 12 ottobre 2009

Banchetto a Lodi con Vittorio Angiolini

Dall'intervista su il Cittadino

Il Pd in Lombardia ha bisogno di una svolta. Non è un caso se questa è la regione dove il partito è più debole in Italia». Vittorio Angiolini ieri mattina era in città per lanciare la sua sfida alla segreteria regionale del partito democratico. Lui è il candidato della mozione numero tre, quella collegata a Ignazio Marino (ferma al sette per cento nelle votazioni dei circoli), e il 25 ottobre alle Primarie è deciso a “giocarsela” alla pari con gli altri candidati.

Le sue parole d’ordine per far tornare il Pd in sella a una regione governata da 15 anni dal centrodestra sono tre: lavoro, concorrenza e laicità. «La Lombardia è la regione dove è più diffuso il lavoro precario - incalza -; dove le attività economiche più innovative, dei giovani e delle piccole e medie imprese, sono soffocate dalla politica; dove la libertà di scelta dei cittadini su alcuni temi etici non viene garantita».

Sul piano concreto quindi Vittorio Angiolini propone una politica energetica diversa («No al nucleare a favore di energie alternative»), un diverso investimento sui trasporti («Più ferrovie e meno trasporto su gomma»), e una nuova pianificazione urbanistica («Basta consumare territorio verde e agricolo per le nuove costruzioni»). «Il Pd ha lanciato una scommessa - spiega -, coinvolgere i cittadini nella politica di un partito con le Primarie».

Per questo ieri è stato tutta la mattina in piazza Vittoria per incontrare i lodigiani che si avvicinavano allo stand del Pd. «Ho percepito molto interesse» spiega. Il coordinatore della mozione Marino in provincia, Davide Fenini, sta organizzando una serie di iniziative per “calare” i temi forti del Pd nel Lodigiano: dall’energia e l’ambiente (Senna e Bertonico-Turano su tutti) alla mobilità, dal lavoro ai diritti.

giovedì 1 ottobre 2009

Risultati dei Congressi di Circolo in Provincia di Lodi

Nella Provincia di Lodi si sono effettuati nel periodo dal 7 al 27 Settembre 30 Assemblee che hanno interessato i 45 Circoli presenti nel territorio provinciale, con la partecipazione di 1.134 iscritti sul totale di 2.126 pari al 53,33% degli iscritti.
Hanno ottenuto voti:

Mozione Bersani 645 voti pari al 56,87%
Mozione Franceschini voti 407 pari al 35,89%
Mozione Marino voti 81 pari al 7,14%

La platea della Convenzione del 3 Ottobre composta di 150 delegati, risulta così suddivisa fra le tre mozioni congressuali:

Mozione Bersani 85 delegati
Mozione Franceschini 54 delegati
Mozione Marino 11 delegati.

Per la Mozione Marino i delegati eletti sono:

NOMINATIVO - CIRCOLO
Rizzi Luca - Boffalora D'Adda
Stroppa Davide - Casalpusterlengo
Frattola Marco - Codogno, Fombio
Legnani Patrizia - Graffignana
Fenini Davide - Lodi
Vallacchi Roberta - Lodi
Ditta Francesco - Lodi Vecchio, Salerano
Polara Veruscha Glenda - Mulazzano
Datola Stefano - San Colombano al Lambro
Meyer Bibiana - Sant'Angelo Lodigiano
De Vecchi Stefano - Tavazzano con Villavesco

venerdì 25 settembre 2009

" I nostri Sì e No per cambiare l'Italia "

I NOSTRI SI E NO PER I DIRITTI DELLA PERSONA



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I NOSTRI SI E NO PER I LAVORATORI



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I NOSTRI SI E NO PER L’AMBIENTE




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I NOSTRI SI E NO PER LA SALUTE DI TUTTI

martedì 15 settembre 2009

Ignazio risponde a Casini e alle accuse di “toni anticattolici”

Ignazio risponde a Casini e alle accuse di "toni anticattolici":

Ignazio, nel rispondere a Casini che oggi, a Chianciano, aveva definito i suoi toni “ laicisti e anticattolici”, ha ricordato “all’onorevole Casini che un bravo cattolico prima di tutto non racconta bugie sugli altri e per questo non accetto l’etichetta immotivata che vorrebbe attribuirmi di anticattolico. Sono convinto che in politica ci debba essere una netta divisione tra la vita di un cattolico, la sua fede e il suo ruolo istituzionale. Nonostante io abbia da sempre una salda fede cattolica e segua gli insegnamenti della religione cristiana, credo profondamente nella laicità della politica. Allo stesso tempo, sono consapevole del ruolo essenziale che i cristiani hanno nella vita pubblica e del contributo che da essi può venire a una visione alta e nobile dell’agire politico. Ma, come del resto diceva anche Aldo Moro: ‘L’autonomia è la nostra assunzione di responsabilità, è il nostro modo personale di rendere un servizio e di dare, se è possibile, una testimonianza ai valori cristiani nella vita sociale’”.

Ignazio ha poi concluso, dicendo che “sui diritti civili, e in particolare sul testamento biologico, l’onorevole Casini dovrebbe guardare ed ispirarsi alle scelte politiche fatte dai suoi colleghi nel Partito Popolare Europeo, in particolare a quelle esemplari di Angela Merkel”.

Marino: "Un partito a respiro maggioritario significa autonomia e saper aggregare"

Ignazio Marino replica così all'editoriale di Panebianco:

Un partito a respiro maggioritario
significa autonomia e saper aggregare

Gentile direttore,
Angelo Panebianco ci ha offerto un stimolante punto di vista sul partito democratico. Con una certa brutalità ci ammonisce sulla “scarsa credibilità dell’offerta politica, sull’assenza di un insieme di idee e proposte potenzialmente in grado di convincere una parte rilevante di elettori”. Approfitto dello stimolo per proporre alcune riflessioni.

L’idea del partito con “respiro” maggioritario, che difendo, significa capacità di offrire all’Italia un racconto politico – fatto di valori, idee e proposte – forte e strategico, proprio per competere, come suggerisce Panebianco, nella sfida elettorale e di rappresentanza non sul piano tattico degli accordi partitici (che semmai vengono dopo).

Il Pd o è partito autonomo, forte e aggregatore, o non è. E se pensiamo che per vincere dobbiamo decidere delle alleanze prima di sapere chi siamo, chi siamo non lo sapremo mai. Ecco perché ho detto che mi sembra difficile, oggi, un’alleanza strategica con l’Udc, da cui ci dividono valori identitari (altra cosa la possibilità di progetti locali, sulla base di programmi amministrativi comuni e dell’autonomia di ogni territorio).

Il Pd (che ho in mente) è una forza che non teme di compiere scelte chiare sui temi che oggi dividono, di dire che stiamo dalla parte dei diritti delle persone, che difendiamo un’idea di laicità come metodo di discussione e decisione, senza sentirsi depositari della verità, ma con il dubbio che permette di ascoltare l’altro e di rispettare le decisioni prese a maggioranza.

I diritti civili, la vasta sfera di questioni che toccano la vita, la salute, le libertà delle persone e l’equilibrio con l’ambiente non sono temi marginali, ma indicano, appunto, la nostra identità di forza progressista.

Ci sono poi le idee sui temi in una visione alternativa al modello semplificato di Berlusconi. “Si è si, no è no, tutto il resto è del maligno” dice una frase del Vangelo a me cara, ed è a questo principio che si ispira il programma che propongo. Si può essere d’accordo o meno, ma sfido a trovare ancora le vecchie ambiguità: no al nucleare, ad esempio, o si ad un mercato del lavoro flessibile e sicuro, con contratto unico, salario minimo garantito e reddito di cittadinanza. O, ancora, no ad ogni forma di intromissione della politica nelle nomine, dalla Rai alla sanità. Si ai collegi uninominali per riqualificare la rappresentanza. Sono solo esempi, ma indicano la strada: non dire quello che conviene, né seguire il senso comune sondaggistico, ma affermare quello che crediamo giusto.

Ancora un esempio, sull’immigrazione, che Panebianco indica giustamente come tema decisivo. L’immigrazione è una risorsa per l’Italia, economica e sociale, di cui oggi non possiamo fare a meno. Si parla tanto di respingimenti, che rifiutiamo, ma dobbiamo sapere che non è dal mare che arriva la maggioranza dei clandestini. Non è con la propaganda che si risolvono i problemi. Propongo quattro cose: permessi di soggiorno temporanei per la ricerca di lavoro, metodi rigidi di controllo e verifica degli ingressi – sul modello americano, con documenti elettronici, controllo di iride e impronte digitali, fermezza assoluta per chi non rispetta le regole – jus soli per far essere italiano chi nasce e cresce da noi, diritto di voto amministrativo.

Ignazio Marino
14 settembre 2009

Lettera di Marino






Il testo:

Cara iscritta, caro iscritto,

sono Ignazio Marino, il terzo uomo: il candidato fuori dagli schemi, fuori dagli apparati, fuori dalle correnti e dalle appartenenze passate.

Due anni fa abbiamo dato vita al PD per guardare al futuro, per riportare giustizia, affermare il merito, per mettere al centro le persone, dare loro coraggio. Ma non ci siamo riusciti, non abbiamo ancora identità, idee e proposte chiare. Perdiamo consensi anziché guadagnarne.
Ecco perché ho deciso di candidarmi: voglio un PD capace di sostenere idee chiare e forti, efficaci nel rispondere alle paure delle persone e nel dare loro nuove speranze.

Non mi riconosco in questo PD che parla con tante voci quante sono le correnti. Chi mi sostiene parla con una voce sola, dice si e no netti: si al contratto unico, al salario minimo garantito, al reddito di solidarietà; no al nucleare; no ai respingimenti e si a regole chiare per l’immigrazione; si alle unioni civili, si al testamento biologico. E, ancora, si al diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia, si all’energia rinnovabile, si alle pari opportunità e al merito, si al rapporto diretto tra elettori ed eletti con primarie e collegi uninominali.

È con questo spirito che affronto il congresso, senza paura, senza rendite di posizione, consapevole che serve un salto in avanti e che dal confronto democratico uscirà un PD più forte e unito.
Ho stima di Dario Franceschini e Pierluigi Bersani, hanno un’esperienza politica molto più lunga della mia, rappresentano elementi importanti della nostra storia, hanno avuto responsabilità politiche e di governo già nel secolo scorso.

Ma alla mia proposta di un confronto pubblico per permettere agli iscritti di valutare cosa abbiamo da dire e scegliere quali idee preferiscono, Franceschini e Bersani hanno detto no: propongono di confrontarsi solo dopo l’11 ottobre, invocando il rispetto per gli iscritti. Ma proprio non capisco: è più rispettoso degli iscritti fare un confronto prima che si chiudano i congressi dei circoli o quando tutto è finito?

Il partito che ho in mente è laico, federale, decentra le risorse sul territorio, considera iscritti e circoli i veri “capi” dell’unica corrente che vorrei: la corrente dei circoli.

Vi invito a leggere le nostre proposte, a partecipare tutti ai congressi di circolo, a scegliere su idee e valori che preferite.

Bersani e Franceschini hanno dalla loro strutture e apparati invidiabili, e tuttavia penso che il significato della mia candidatura sia più forte e capace di parlare al cuore e al cervello di quei tanti italiani che non fanno ancora parte del nostro PD.
È arrivato il momento in cui il coraggio deve prevalere sulla timidezza, è arrivato il momento di rischiare con entusiasmo, di investire sul futuro, per vivere il PD e cambiare l’Italia.

giovedì 10 settembre 2009

PD al Congresso

Il punto del Cittadino sulle mozioni al congresso



lunedì 7 settembre 2009

9 settembre: riunione aperta

Ciao!

Dopo la festa dell’unità, quelli della mozione Marino si rivedono questo mercoledì 9 settembre alle ore 21 presso la sede di Lodi del PD (in via Gandini, 1 - tra la stazione FS e via San Bassiano) per continuare il percorso di costruzione nel lodigiano della mozione di Marino.

Discuteremo insieme del programma della mozione, delle prossime iniziative in vista del congresso e delle candidature.

Ti aspettiamo!

Puoi contattarci via mail: lodiconmarino@gmail.com,

Grazie!

Comitato Lodigiano per Marino

venerdì 4 settembre 2009

Da Il Cittadino di oggi

CLICCARE SULL'IMMAGINE PER LEGGERE!

giovedì 3 settembre 2009

Foto della presentazione del 2 settembre alla Festa Democratica di Lodi

Nonostante lo scroscio temporalesco che ha preceduto la serata, la presentazione della Mozione Marino da parte di Civati e Angiolini ha avuto una buona partecipazione.

Ecco le foto:


Lodi: Presentazione della Mozione Marino
Lodi: Presentazione della Mozione Marino
Lodi: Presentazione della Mozione Marino
Lodi: Presentazione della Mozione Marino

martedì 25 agosto 2009

Appuntamenti programmati

APPUNTAMENTI PROGRAMMATI

  • Martedì 25 agosto, alle 21.00 a Lodi, presso la Federazione Provinciale del PD al Capanno, per un incontro del “Comitato lodigiano con Marino” per coordinare le prossime iniziative
  • Mercoledì 2 settembre alle 21.00, presso la Festa Provinciale dell’Unità a Lodi – Capanno, in occasione dell’incontro di presentazione della mozione. Sarà presente Giuseppe Civati.
  • Mercoledì 9 Settembre alle 21.00 a Lodi, presso la Federazione Provinciale del PD al Capanno, per un incontro del “Comitato lodigiano con Marino”.
  • 7-26 settembre, calendario di incontri di presentazione della mozione, nei circoli in cui siamo presenti

Marino ospite a "Cominciamo Bene Estate" (Rai3)



venerdì 31 luglio 2009

Nasce il Comitato lodigiano per Ignazio Marino


PRIMARIE CONGRESSO PD: NASCE IL COMITATO LODIGIANO PER MARINO

Si è svolto lo scorso giovedì sera un primo incontro di avvio della costituzione del Comitato lodigiano per Marino, in appoggio alla sua candidatura a segretario nazionale del PD alle primarie e al congresso del PD che si svolgeranno il prossimo autunno.
Una mozione che si differenzia dalle altre innanzitutto perché si pone al di fuori degli schemi classici che hanno caratterizzato questo primo periodo di vita del partito.
Una mozione che propone innovazione e rinnovamento nei metodi della gestione del partito e nella proposta di linea politica.
Abbiamo provenienze politiche e culturali diverse, alcuni di noi sono alla prima esperienza politica, altri hanno un percorso più lungo, alcuni provengono dal mondo dell’associazionismo; siamo giovani, donne, uomini, professionisti, pensionati, operai, impiegati…ma tutti noi ci riconosciamo nella mozione Marino – Civati e nelle sue parole chiave: apertura, coraggio, merito, protezione e libertà.

Vogliamo un’Italia diversa, crediamo nella cultura del merito, nella laicità della Stato, nella solidarietà, nel rispetto delle regole, nei diritti uguali per tutti. Vogliamo liberare le energie migliori di questo Paese, e del nostro territorio, e creare una squadra di persone che diano voce, forza, concretezza alle nostre idee.
Siamo decisi a contrastare democraticamente chi governa l’Italia in maniera ottusa e maldestra per un Paese curato, sicuro, sereno, moderno; per un Paese che conti, in cui si faccia strada il coraggio, la capacità, la speranza; per un lavoro con un salario degno che valorizzi ogni individuo; per una scuola come principale strumento per la formazione e l’integrazione dei nostri figli; per uno sviluppo economico, responsabile, che rispetti l’ambiente.
Vogliamo che ognuno possa costruire con fiducia il futuro, realizzare il proprio sogno e vogliamo essere liberi di scegliere.
Non sono slogan, sono i valori in cui crediamo e che ci uniscono. Crediamo che il PD sia lo strumento più efficace per cambiare l’Italia.

E per questo siamo disposti a metterci in gioco, a mettere le nostra faccia, il nostro tempo e le nostre energie per costruire un PD diverso, aperto, plurale, partecipato, un partito che selezioni la propria classe dirigente per merito e competenza. Un partito che abbia una direzione politica chiara, anche nel nostro territorio, frutto della partecipazione dei suoi aderenti e sostenitori. Un partito che si assuma la responsabilità di quello che propone. Un partito aperto e trasparente. Un partito dal respiro maggioritario, che stabilizzi il bipolarismo, che costruisca le alleanze a partire da quello che vuole per il Paese e per il nostro territorio. Un partito che si dia delle regole comprensibili e semplici, che siano rispettate. Un partito che rispetti le diverse sensibilità che ne fanno parte, aprendo un dibattito inclusivo e responsabile. Un partito che abbia a cuore i diritti di tutti. Un partito laico.

Tra i primi che hanno dato la propria adesione alla mozione Marino – Civati:
Giorgio Daccò, Vincenzo Dossena, Davide Fenini, Luca Forlani, Andrea Frignani, Edoardo Galatola, Massimiliano Innocenti, Michele Merola, Francesco Minojetti, Barbara Onofri, Daniela Toletti, Roberta Vallacchi (Lodi); Oreste Abbà (Abbadia Cerreto); Andrea Tantardini (Caselle Landi), Sara Cocorocchio, Davide Stroppa (Casalpusterlengo); Marco Frattola (Codogno); Fabio Pozzoli (Zorlesco), Giampaolo Primus (Merlino), Marilena Parenti (Brembio).

Invitiamo gli iscritti, i simpatizzanti, il popolo delle primarie a partecipare con noi alla costruzione del Comitato lodigiano per Marino. È possibile contattarci al 328/8116655 o via mail su lodiconmarino@gmail.com.